Esiste un legame antico che unisce i
punti della linea che collega il Mali-Ciad e la Libia, al Sudan
nord-occidentale e che prosegue verso la zona a nord- ovest della
città di Mossul in Iraq per raggiungere il Sinjar , un'area che in
modo ideale unisce Siria e Iraq.
Queste regioni che vanno dall'Africa
all'Asia, molto distanti, almeno all'apparenza, sono alla ribalta da
almeno quindici anni per eventi terroristici gravissimi.
In un primo tempo riconducibili ad Al
-Quaida ed oggi all'ISIL ( acronimo inglese di Stato Islamico
dell'Iraq e del Levante meglio noto ai mezzi di informazione come
ISIS (Stato Islamico dell'Iraq e al-Sham).
L'ISIS vuole restaurare il Califfato (
l'ultimo venne soppresso in Turchia con la riforma laica voluta da
Kemal Atatuk nel 1924)
ed estendere il controllo
su un'area dal Nord Africa fino ai territori a maggioranza musulmana
che si affaccia sul Bosforo
Il Califfato é una forma
di governo teocratico al cui vertice sta il Califfo, in arabo khilafa
che significa “successione” “luogotenenza” . Questa forma di
governo fu adottata dall'Islam sin dal giorno stesso della morte di
Maometto.
Il Califfo é ritenuto il vicario del
profeta demandato ad assicurare l'unità politica dei musulmani (la
Umma) a prescindere dalle differenze nazionali.
Un sinonimo di califfo é “comandante
di credenti” ( Amir al-mu'minin), successore politico e spirituale
di Maometto nella sua figura di capo della Umma.
Il ripristino di questa funzione é al
centro degli obiettivi dell'ISIL/ISIS che rappresenta
un'organizzazione composita sotto il profilo etnico e nazionale.
Essa emerge dal nulla nel 2004 da una
parte radicale di Al-Quaida di Osama Bin Laden all'epoca sotto la
guida di al-Zarqawi.
Il rapporto tra le due organizzazioni
si incrina già nel 2005 per contrasti sull'uso indiscriminato della
violenza sulle popolazioni sunnite non wehabite. Le attività dell'
ISIS, da allora, hanno generato un crescendo irresistibile ed un
fortissimo richiamo nei riguardi di altre associazioni terroristiche
.
La rottura definitiva con Al-Quaida
avviene nel 2013 quando Ayman al-Zawahiri durante la guerra civile in
Siria dichiara il proprio sostegno agli islamisti antigovernativi del
Fronte al-Nusra.
IL WEHABISMO
nato da un patto stipulato tra lo sceicco Ibn' Abd al Wahab e
l'emiro Muhammad ben Saud intorno al 1744 nella regione saudita
del Neged , viene considerato una sorta di puritanesimo islamico,
mentre rappresenta una sostanziale degenerazione dei principi
dell'Islam compresa l'interpretazione della Sharì ah(legge
islamica)-
L'interpretazione wahabita é assolutamente aliena rispetto
alla Sunna(il codice di comportamento)del Profeta Muhammad, così
come i culti New Age, d'ispirazione “cristiana”, sono
lontanissimi dalla parola di Gesù Cristo. |
Sin qui abbiamo
esaminato la cronaca.
Pochi sanno che il progetto del
Califfato, desiderato dall'ISIL/ISIS, ha radici lontanissime.
Da un lato, la nascita in Sudan nel
1881 di un movimento ereticale millenarista di ispirazione wahabista
e dall'altra gli errori compiuti dagli inglesi nel gestire il primo
caso di terrorismo cosiddetto “islamico”.(errori stigmatizzati da
Winston Churchill nel suo” The river War-an Account of the
reconquest of the Sudan”).
Per intendere questo secondo punto
bisogna parlare della figura di Mohamed Ahmed(1844-1885).
Un giovane sudanese di umili origini
educato nell'ambito di una “tariqa” sufi, cioè una confraternita
esoterica islamica sufi.
Quella tariqa, deviata dal pensiero
wahabista , era diffusa particolarmente in Sudan, in Etiopia
occidentale ed in Asia sud-orientale.
Quella tariqa sufi conosciuta come
“Sammaniyya” é attiva ancor oggi ed il suo principale esponente
è Hasan Muhammad al- Fatih Qarib Allah, ex vice rettore
dell'università islamica di Omdurman, la più grande del Sudan.
Dalla predicazione di Muhamad Ahmad
diventato capo indiscusso della”Sammaniyya” nel 1881 esplose la
sollevazione del Sudan contro il dominio egiziano. L'Egitto all'epoca
era sotto il controllo della Gran Bretagna e l'insurrezione intendeva
promuovere uno” stato islamico” la Mahdiyah retto dal Mahdi(il
ben guidato) e destinato a contrastare la degenerazione dei costumi e
ristabilire il vero Islam dal Nord Africa fino all' India.
Muhammad Ahmad si proclamò Mahdi e
dichiaro' la “ Guerra santa”, la Jihad.
Promosse la conquista del Sudan e lo
sterminio sistematico di sunniti e sciti.
Anticipò le gesta dell'ISIL/Isis che
registriamo in questi mesi.
Nel 1885 le sue truppe conquistarono
Kartun , dopo aver fatto precedere l'attacco da una miriade di
attentati suicidi anticipatori delle moderne tecniche.
Dopo gli errori di sottovalutazione
occorsero vent'anni agli inglesi per ristabilire un ordine precario
in Sudan.
L'obiettivo dell' ISIL/ISIS é, come fu
quello del movimento mahadista, diffondere il conflitto all'interno
dell'Islam per fare poi prevalere le ragioni della Mahdiyah, intesa
come compimento millenarista della fine dei tempi, corrispondente
con l'Apocalisse cristiana nota nel Corano come “l'ora”.
Proprio per questo l'ISIL/ISIS ha
scelto per il suo giornale online il nome “ Dabiq” con
riferimento all'area vicina ad Aleppo in Siria che la tradizione
islamica descrive come il luogo dello scontro finale tra il Mahdi e
al-Dajjal(il bugiardo,l'anticristo in versione mussulmana).
Al Zarqawi ha sovente ricordato “la
vittoria a Dabiq rappresenterà la prima tappa nella conquista del
mondo, a cominciare dalla disfatta di Costantinopoli e
successivamente di Roma.
L'ISIL/ISIS ha chiari caratteri
“mahdisti”a cui si richiama esplicitamente ed ha riscritto le
regole della Shari'ha, il corpus normativo di origine divina la cui
accettazione da parte del singolo ne assicura lo stato di mussulmano
(muslim:cioè “sottomesso”alla legge.).
L'importanza religiosa ma anche sociale
della shari'ah impone un modello comportamentale imprescindibile per
i mussulmani e che consente loro di potersi riconoscere in un'unica
comunità.
La riscrittura della Sharì' ah, da
parte dei fondamentalisti, ne ha stravolto l'impianto originario con
l'introduzione di norme estranee al Corano
L'insegnamento diffuso dalla
Sammaniyya, da cui emerse il più importante Mahdi, presenta grandi
analogie con ciò che viene propagandato dall'Isil/Isis : richiamo ad
un forte ed esasperato tradizionalismo per un'interpretazione
letterale di alcuni passaggi coranici.
Queste posizioni hanno alla base
l'introduzione di un concetto completamente ed assolutamente estraneo
alla tradizione musulmana , la ijtihad, ovvero una meditazione
personale ed indipendente che deve guidare ogni credente in una
propria analisi e lettura del Corano.
Questa é una posizione teologica
formalmente analoga a quella del protestantesimo luterano e
calvinista che rivendica appunto per il fedele, il diritto di
interpretare il testo sacro.
Quindi chi compie questo genere di
analisi servendosi dell' ijtihàd non é obbligato ad accettare il
pensiero e le conclusioni dei grandi maestri medievali che anzi
possono essere considerarsi “politeismo”.
Questo atteggiamento spiega la
particolare ferocia dei fondamentalisti di ispirazione wahabita
contro l'insegnamento degli ulema ed in particolare alla tradizione
Sufi.
La portata chiaramente”ereticale”
degli estremisti islamici che si richiamano alla ijtihàd, spiega
l'avversione verso la tradizione sunnita e sciita .
La restaurazione del califfato
costituisce solo un obiettivo minore, rispetto ad una
prospettiva”apocalittica”dei destini ultimi della storia secondo
i “mahdisti”.
Il carattere millenarista dell'azione
degli estremisti islamici spiega, in parte, la forte azione di
influenza che l'ISIL/ISIS esercita sui suoi membri e come ne preservi
l'unità a dispetto dell'eterogeneità dei partecipanti.
L'ISIL/ISIS conferisce ai propri
aderenti ciò che la civiltà occidentale non riesce più, da tempo,
a fornire: un'interpretazione della vita ed un disegno escatologico
che assegna valori e significato ad esperienze vissute al limite.
Rimandiamo le considerazioni su chi
manovra dietro le quinte questo multi variegato mondo
ultra-fondamentalista ad un successivo approfondimento, segnalando
comunque il comportamento ambiguo dell'Arabia Saudita ( mi pare filo
americana
escatologia- significato : parte della
teologia che ha per oggetto l'indagine sugli stadi finali dell'uomo e
dell'universo
Parte seconda
Il Profeta l'aveva affermato e scritto:
” L'Islam arriverà a Roma prima o poi”.
I suoi fedeli ci provano da oltre mille
anni e ci sono già arrivati vicinissimi.
Le apparenti farneticazioni dell' ISIS
hanno inquietanti radici storiche.
Conviene imparare bene e presto che da
sempre Roma , centro della Cristianità, esercita una grande
attrazione per gli islamici e che nel corso dei secoli hanno più
volte sfiorato il successo di vedere realizzarsi la loro
aspirazione: distruggere la Città.
Non ci sono ancora riusciti ma hanno
più volte depredato e saccheggiato i dintorni dell'Urbe portando
morte e devastazione.
L'autoproclamato Califfo dell' Isis
Abù Bakar al Baghdadi , quando afferma che prima o poi il centro
della cristianità, cadrà in mani islamiche non dice una folle
stupidaggine, a cui dare la tara ma sta citando il detto attribuito a
Maometto secondo cui arriverà il giorno in cui Roma cadrà in mani
islamiche.
I mussulmani cosiddetti moderati, hanno
sempre immaginato la profezia proiettata in un futuro lontano ed
indefinito, preferendo privilegiare i problemi della pagnotta alle
aspirazioni trascendentali.
Chi pietrifica la questione con vani
ragionamenti del tipo: vogliamoci tutti bene, non ha capito nulla ed
ha un approccio al grosso problema, pericoloso ed inadeguato, foriero
di dolore.
Nel mondo islamico, il vaticinio di
Maometto rappresenta un fondamentale passo avanti nel completamento
della teologia della storia islamica: dopo la caduta di
Costantinopoli anche quella di Roma.
Come si può non essere preoccupati
della protezione del Papa che, tra l'altro ha in programma dal 28
novembre al 30 una visita alla Turchia.
La Turchia é un paese laicizzato da
Atatuk ma da anni guidato da una forza politica di ispirazione
islamica che guarda con attenzione alle regioni dell'ex impero
Ottomano. Il paese confina con la Siria e l'Iraq sotto il controllo
del Califfato.
Si pensi che sulla copertina di
“Dabiq”, la rivista online dell'Isis ad ottobre si pubblicava un
fotomontaggio raffigurante la bandiera nera dell'Islam sull'obelisco
in piazza S.Pietro.
L'autoproclamato Califfo capo dell'Isis
in diverse occasioni, nel tragico recente passato, occupando l'Iraq
settentrionale, perseguitando ed uccidendo cristiani e yazidi,
annuncia l'obiettivo
finale :Roma.
Il suo video messaggio: ” se Iddio
vorrà, prenderemo Roma e il mondo intero”.
Un altro proclama di minacce è
arrivato dal portavoce dell' Isis Abu Muhamed al Adnami, diffuso
in varie lingue su internet: conquisteremo Roma, spezzeremo le croci,
faremo schiave le sue donne col permesso di Allah, l'Eccelso.
L'obiettivo di conquistare e
distruggere il centro della cristianità é stato ripreso più
volte
negli ultimi anni.
L'ultima volta risale al momento di
altissima tensione seguito al discorso di Ratisbona di Benedetto XVI
.” Guerra santa fino alla vittoria, conquisteremo Roma come
promesso al Profeta” viene diffuso sul web il 18 settembre 2006 da
Al Quaeda.
Il gruppo integralista iracheno Ansar
Al Sunna rincara:” e' vicino il giorno in cui le mura di Roma
verranno distrutte dagli eserciti dell'islam” ( circostanza quasi
verificatasi più volte nella storia, purtroppo...).
Le città da conquistare quindi in
sintesi Costantinopoli e Roma.
Costantinopoli non cade nelle mani
arabe della prima espansione e rimane baluardo della cristianità in
oriente fin quasi agli albori della vita moderna. Sarà conquistata
dai turchi ottomani , popolo convertito all'Islam proveniente
dall'Asia centrale sospinto dalla violenta pressione dei mongoli.
Guidati da Maometto II conquistano la
città il 29 maggio 1453 dopo due mesi di assedio ed a otto secoli
dal proposito dichiarato da Maometto che, nel mondo islamico é visto
come una profezia nel completamento della teologia della storia
islamica( escatologia...)
Maometto, riunì le tribù arabe nomadi
in un unico popolo con il collante di una fede monoteista: Dio, in
arabo Allah.
L'espansione fuori dalla penisola
arabica iniziò dopo la morte del profeta(632).
I suoi primi quattro successori(632-
661) realizzarono enormi conquiste in soli tre decenni:
impero persiano annientato-
impero bizzantino privato della Siria,
della Palestina, dell'Egitto, e della Tripolitania.
L'espansione prosegue ed alla metà del
secolo VIII, gli arabi dominano tutta l'area meridionale del
Mediterraneo sino all'Atlantico ed alle rive dell'Indo.
Ad occidente gli arabi dominano larga
parte della penisola Iberica, conquistano la Sicilia, dominano tutta
la Mesopotamia fino a Bagdad e Bassora.
L'espansione viene fermata da Leone III
l' Isaurico sotto le mura di Costantinopoli tra il 717 ed il 718 e
dai Franchi sui Pirenei a Poitiers nel 732.
L' Europa attraverso scorrerie ed
incursioni é nel mirino dei mussulmani.
Il IX secolo( in Europa si vive il
periodo storico del feudalesimo.....) é per le popolazioni europee
l'età della paura dei Saraceni, dei pirati mussulmani.
Dai domini del mediterraneo l'Italia é
preda da conquistare, compreso il trofeo più ambito: Roma.
Si parla di 3.000.000 (tre milioni) di
schiavi deportati durante i secoli ( si vedano le foto
della nave Dafne allegate, dove gli inglesi liberarono schivi negri ,
bambini razziati dalla loro patria.
Dalle grandi navi Saracene ancorate al
largo delle coste italiane vengono messe il mare piccole e veloci
imbarcazioni per mezzo delle quali i predoni raggiungono la terra
mettendo in atto qualsiasi nefandezza( altro che dialogo.....)
A Centumcellae, ora Civitavecchia, dopo
due mesi di assedio la città viene espugnata, gli uomini quasi tutti
uccisi, le donne violentate le case bruciate (giugno 829). Vengono
create colonie fortificate permanenti quali basi per dare, come é
avvenuto, l'assalto a Roma.
Papa Leone III con l'aiuto di Carlo
Magno alla fine dell'VIII secolo, predispone difese sul litorale
laziale.
Nel 780 il Re dei Franchi prepara due
flotte – La classis aquitanica e la Classis italica per far fronte
alla minaccia saracena nel Tirreno.
Purtroppo già nel 813 gli arabi
assalgono Civitavecchia e replicano nel 829.
In ambedue i casi i mussulmani
raggiungono Roma ma non riescono a penetrarvi.
Non riescono a forzare le mura di Roma
ma saccheggiano tutto ciò che é all'esterno, compresa la basilica
di S.Paolo e quella di S.Pietro.
Gli altari sono utilizzati come
mangiatoie per cavalli.
Nell' 845 gli arabi costruiscono
piccole fortificazioni a Capo Misero nel Golfo di Napoli e a Ponza.
Questi due posizionamenti saranno
strategici per l'assalto a Roma dell'agosto 846.
Fu una impressionante spedizione : 73
navi con 30 mila uomini e 500 cavalli.
Distrussero le fortificazioni di Ostia
e di Fiumicino (all'epoca Porto).
Prima di dirigesi verso Roma
distrussero tutto ciò che trovarono.
Roma viene assediata ma resiste e gli
arabi non riescono a penetrare le mura Aureliane.
I romani con coraggio e disperazione
respingono gli assalti con l'aiuto di Longobardi, Frisoni, Sassoni e
Franchi,tutti pellegrini venuti a Roma per venerare le tombe degli
Apostoli.
La città resiste ma le basiliche di S.
Pietro e Paolo, poste fuori dalle mura sono devastate.
I saraceni tornano, una parte verso
Centumcelle(Civitavecchia), l'altra verso Fondi per imbarcarsi ma una
tempesta devasta la loro flotta.
L'846 rappresenta per la città eterna
uno degli anni più difficili.
Muore il Papa Sergio II e viene eletto
Leone IV che fa rinforzare le difese ma Roma rimane nel mirino degli
arabi( in suo onore le mura furono chiamate leonine).
Con l'aiuto dei Franchi e di Lotario
imperatore, il Papa rafforza le mura ed il lavoro termina nella tarda
primavera del 852.
Il Pontefice si preoccupa anche di
Centumcelle che é alla mercé dei Saraceni.
Nell '876 le razzie arabe ricominciano
nel Lazio.
Roma rimane sotto minaccia sino ai
primi anni del X secolo.
Il Papa Giovanni X(914- 928) compie
un'azione diplomatica ed unifica diverse forze politiche contro i
Saraceni.
La lega cristiana scaccia gli arabi dal
Lazio e Campania sconfiggendoli sulle rive del Garigliano a metà del
915.
Da quell'anno Roma non avrà più
l'incubo dell'invasione saracena, anche se le coste italiane saranno
saccheggiate con inaudita crudeltà con deportazioni di schiavi fino
al XIX ( per i lettori distratti 1800...)
Tra le due date , 915 e 1800 ci saranno
le battaglie di Lepanto, affrescata nei saloni antistanti la Cappella
Sistina(1571) e l'assedio di Vienna(1683) in cui la civiltà
occidentale pare traballare.
Purtroppo l'idea di far sventolare la
bandiera islamica é a tutt'oggi in programma nella teologia della
storia di gruppi estremisti, come le cronache ci insegnano.
Riduco la trattazione dell'argomento a
quanto sin qui proposto per non far perdere al lettore la possibilità
di farsi un'idea di ciò che é il pericolo, da molti, i più,
sottovalutato sacrificando gli accadimenti all'ignoranza ed al
buonismo scriteriato.
Voglio tuttavia proporre ancora brevi
cenni di sicuro interesse.
-Gli Emirati saraceni di Bari(847- 871)
e Taranto(840-880) servivano da basi per le scorrerie nel resto
dell'Italia: stermini, rapimenti, devastazioni.
-Sacco di Roma(846) Lazio e Campania
devastate( 813- 915)
-Invasione della Sicilia (827)
-Assedio e massacro di Siracusa(878)
-Rogo della Biblioteca di
Alessandria(642)
-Rogo della Biblioteca di Gundeshapur(
638) Impero Persiano
-Costantinopoli assediata due
volte(674- 678) e (717- 718)
-Nel 1480 gli uomini di Maometto II,
guidati da Gedik Ahmet Pascià, trucidarono a Otranto 813 persone in
un mattino, dopo aver già ucciso tutti gli uomini della città il
giorno prima oltre a donne e bambini.
Gli 813 martiri di Otranto si fecero
martirizzare ascoltando l'invito a non rinnegare la fede di Antonio
Primaldo Pezzulla e furono santificati solo nel 2013 da Papa
Francesco.
-Maometto II sultano ottomano
(1432-1481) conquistò Costantinopoli a soli 21 anni. Era abile,
colto e raffinato, amante della cultura occidentale.
Scrisse al Papa: “ Mi spetta anche
l'impero d'Occidente, dunque aspettami da un momento all'altro a
Roma”.
Questa sintesi storica é stata
concepita quale ricerca a beneficio dei lettori “ strutturati “.
Solo
con la conoscenza storica si può formulare un'idea sugli argomenti
. Le opinioni, invece, partono da percezioni e sono pericolose:
“ le
opinioni delle masse sono la massima espressione dell'incompetenza”
Rene Guénon
Il Profeta l'aveva affermato e scritto:
” L'Islam arriverà a Roma prima o poi”.
I suoi fedeli ci provano da oltre mille
anni e ci sono già arrivati vicinissimi.
Le apparenti farneticazioni dell' ISIS
hanno inquietanti radici storiche.
Conviene imparare bene e presto che da
sempre Roma , centro della Cristianità, esercita una grande
attrazione per gli islamici e che nel corso dei secoli hanno più
volte sfiorato il successo di vedere realizzarsi la loro
aspirazione: distruggere la Città.
Non ci sono ancora riusciti ma hanno
più volte depredato e saccheggiato i dintorni dell'Urbe portando
morte e devastazione.
L'autoproclamato Califfo dell' Isis
Abù Bakar al Baghdadi , quando afferma che prima o poi il centro
della cristianità, cadrà in mani islamiche non dice una folle
stupidaggine, a cui dare la tara ma sta citando il detto attribuito a
Maometto secondo cui arriverà il giorno in cui Roma cadrà in mani
islamiche.
I mussulmani cosiddetti moderati, hanno
sempre immaginato la profezia proiettata in un futuro lontano ed
indefinito, preferendo privilegiare i problemi della pagnotta alle
aspirazioni trascendentali.
Chi pietrifica la questione con vani
ragionamenti del tipo: vogliamoci tutti bene, non ha capito nulla ed
ha un approccio al grosso problema, pericoloso ed inadeguato, foriero
di dolore.
Nel mondo islamico, il vaticinio di
Maometto rappresenta un fondamentale passo avanti nel completamento
della teologia della storia islamica: dopo la caduta di
Costantinopoli anche quella di Roma.
Come si può non essere preoccupati
della protezione del Papa che, tra l'altro ha in programma dal 28
novembre al 30 una visita alla Turchia.
La Turchia é un paese laicizzato da
Atatuk ma da anni guidato da una forza politica di ispirazione
islamica che guarda con attenzione alle regioni dell'ex impero
Ottomano. Il paese confina con la Siria e l'Iraq sotto il controllo
del Califfato.
Si pensi che sulla copertina di
“Dabiq”, la rivista online dell'Isis ad ottobre si pubblicava un
fotomontaggio raffigurante la bandiera nera dell'Islam sull'obelisco
in piazza S.Pietro.
L'autoproclamato Califfo capo dell'Isis
in diverse occasioni, nel tragico recente passato, occupando l'Iraq
settentrionale, perseguitando ed uccidendo cristiani e yazidi,
annuncia l'obiettivo
finale :Roma.
Il suo video messaggio: ” se Iddio
vorrà, prenderemo Roma e il mondo intero”.
Un altro proclama di minacce è
arrivato dal portavoce dell' Isis Abu Muhamed al Adnami, diffuso
in varie lingue su internet: conquisteremo Roma, spezzeremo le croci,
faremo schiave le sue donne col permesso di Allah, l'Eccelso.
L'obiettivo di conquistare e
distruggere il centro della cristianità é stato ripreso più
volte
negli ultimi anni.
L'ultima volta risale al momento di
altissima tensione seguito al discorso di Ratisbona di Benedetto XVI
.” Guerra santa fino alla vittoria, conquisteremo Roma come
promesso al Profeta” viene diffuso sul web il 18 settembre 2006 da
Al Quaeda.
Il gruppo integralista iracheno Ansar
Al Sunna rincara:” e' vicino il giorno in cui le mura di Roma
verranno distrutte dagli eserciti dell'islam” ( circostanza quasi
verificatasi più volte nella storia, purtroppo...).
Le città da conquistare quindi in
sintesi Costantinopoli e Roma.
Costantinopoli non cade nelle mani
arabe della prima espansione e rimane baluardo della cristianità in
oriente fin quasi agli albori della vita moderna. Sarà conquistata
dai turchi ottomani , popolo convertito all'Islam proveniente
dall'Asia centrale sospinto dalla violenta pressione dei mongoli.
Guidati da Maometto II conquistano la
città il 29 maggio 1453 dopo due mesi di assedio ed a otto secoli
dal proposito dichiarato da Maometto che, nel mondo islamico é visto
come una profezia nel completamento della teologia della storia
islamica( escatologia...)
Maometto, riunì le tribù arabe nomadi
in un unico popolo con il collante di una fede monoteista: Dio, in
arabo Allah.
L'espansione fuori dalla penisola
arabica iniziò dopo la morte del profeta(632).
I suoi primi quattro successori(632-
661) realizzarono enormi conquiste in soli tre decenni:
impero persiano annientato-
impero bizzantino privato della Siria,
della Palestina, dell'Egitto, e della Tripolitania.
L'espansione prosegue ed alla metà del
secolo VIII, gli arabi dominano tutta l'area meridionale del
Mediterraneo sino all'Atlantico ed alle rive dell'Indo.
Ad occidente gli arabi dominano larga
parte della penisola Iberica, conquistano la Sicilia, dominano tutta
la Mesopotamia fino a Bagdad e Bassora.
L'espansione viene fermata da Leone III
l' Isaurico sotto le mura di Costantinopoli tra il 717 ed il 718 e
dai Franchi sui Pirenei a Poitiers nel 732.
L' Europa attraverso scorrerie ed
incursioni é nel mirino dei mussulmani.
Il IX secolo( in Europa si vive il
periodo storico del feudalesimo.....) é per le popolazioni europee
l'età della paura dei Saraceni, dei pirati mussulmani.
Dai domini del mediterraneo l'Italia é
preda da conquistare, compreso il trofeo più ambito: Roma.
Si parla di 3.000.000 (tre milioni) di
schiavi deportati durante i secoli ( si vedano le foto
della nave Dafne allegate, dove gli inglesi liberarono schivi negri ,
bambini razziati dalla loro patria.
Dalle grandi navi Saracene ancorate al
largo delle coste italiane vengono messe il mare piccole e veloci
imbarcazioni per mezzo delle quali i predoni raggiungono la terra
mettendo in atto qualsiasi nefandezza( altro che dialogo.....)
A Centumcellae, ora Civitavecchia, dopo
due mesi di assedio la città viene espugnata, gli uomini quasi tutti
uccisi, le donne violentate le case bruciate (giugno 829). Vengono
create colonie fortificate permanenti quali basi per dare, come é
avvenuto, l'assalto a Roma.
Papa Leone III con l'aiuto di Carlo
Magno alla fine dell'VIII secolo, predispone difese sul litorale
laziale.
Nel 780 il Re dei Franchi prepara due
flotte – La classis aquitanica e la Classis italica per far fronte
alla minaccia saracena nel Tirreno.
Purtroppo già nel 813 gli arabi
assalgono Civitavecchia e replicano nel 829.
In ambedue i casi i mussulmani
raggiungono Roma ma non riescono a penetrarvi.
Non riescono a forzare le mura di Roma
ma saccheggiano tutto ciò che é all'esterno, compresa la basilica
di S.Paolo e quella di S.Pietro.
Gli altari sono utilizzati come
mangiatoie per cavalli.
Nell' 845 gli arabi costruiscono
piccole fortificazioni a Capo Misero nel Golfo di Napoli e a Ponza.
Questi due posizionamenti saranno
strategici per l'assalto a Roma dell'agosto 846.
Fu una impressionante spedizione : 73
navi con 30 mila uomini e 500 cavalli.
Distrussero le fortificazioni di Ostia
e di Fiumicino (all'epoca Porto).
Prima di dirigesi verso Roma
distrussero tutto ciò che trovarono.
Roma viene assediata ma resiste e gli
arabi non riescono a penetrare le mura Aureliane.
I romani con coraggio e disperazione
respingono gli assalti con l'aiuto di Longobardi, Frisoni, Sassoni e
Franchi,tutti pellegrini venuti a Roma per venerare le tombe degli
Apostoli.
La città resiste ma le basiliche di S.
Pietro e Paolo, poste fuori dalle mura sono devastate.
I saraceni tornano, una parte verso
Centumcelle(Civitavecchia), l'altra verso Fondi per imbarcarsi ma una
tempesta devasta la loro flotta.
L'846 rappresenta per la città eterna
uno degli anni più difficili.
Muore il Papa Sergio II e viene eletto
Leone IV che fa rinforzare le difese ma Roma rimane nel mirino degli
arabi( in suo onore le mura furono chiamate leonine).
Con l'aiuto dei Franchi e di Lotario
imperatore, il Papa rafforza le mura ed il lavoro termina nella tarda
primavera del 852.
Il Pontefice si preoccupa anche di
Centumcelle che é alla mercé dei Saraceni.
Nell '876 le razzie arabe ricominciano
nel Lazio.
Roma rimane sotto minaccia sino ai
primi anni del X secolo.
Il Papa Giovanni X(914- 928) compie
un'azione diplomatica ed unifica diverse forze politiche contro i
Saraceni.
La lega cristiana scaccia gli arabi dal
Lazio e Campania sconfiggendoli sulle rive del Garigliano a metà del
915.
Da quell'anno Roma non avrà più
l'incubo dell'invasione saracena, anche se le coste italiane saranno
saccheggiate con inaudita crudeltà con deportazioni di schiavi fino
al XIX ( per i lettori distratti 1800...)
Tra le due date , 915 e 1800 ci saranno
le battaglie di Lepanto, affrescata nei saloni antistanti la Cappella
Sistina(1571) e l'assedio di Vienna(1683) in cui la civiltà
occidentale pare traballare.
Purtroppo l'idea di far sventolare la
bandiera islamica é a tutt'oggi in programma nella teologia della
storia di gruppi estremisti, come le cronache ci insegnano.
Riduco la trattazione dell'argomento a
quanto sin qui proposto per non far perdere al lettore la possibilità
di farsi un'idea di ciò che é il pericolo, da molti, i più,
sottovalutato sacrificando gli accadimenti all'ignoranza ed al
buonismo scriteriato.
Voglio tuttavia proporre ancora brevi
cenni di sicuro interesse.
-Gli Emirati saraceni di Bari(847- 871)
e Taranto(840-880) servivano da basi per le scorrerie nel resto
dell'Italia: stermini, rapimenti, devastazioni.
-Sacco di Roma(846) Lazio e Campania
devastate( 813- 915)
-Invasione della Sicilia (827)
-Assedio e massacro di Siracusa(878)
-Rogo della Biblioteca di
Alessandria(642)
-Rogo della Biblioteca di Gundeshapur(
638) Impero Persiano
-Costantinopoli assediata due
volte(674- 678) e (717- 718)
-Nel 1480 gli uomini di Maometto II,
guidati da Gedik Ahmet Pascià, trucidarono a Otranto 813 persone in
un mattino, dopo aver già ucciso tutti gli uomini della città il
giorno prima oltre a donne e bambini.
Gli 813 martiri di Otranto si fecero
martirizzare ascoltando l'invito a non rinnegare la fede di Antonio
Primaldo Pezzulla e furono santificati solo nel 2013 da Papa
Francesco.
-Maometto II sultano ottomano
(1432-1481) conquistò Costantinopoli a soli 21 anni. Era abile,
colto e raffinato, amante della cultura occidentale.
Scrisse al Papa: “ Mi spetta anche
l'impero d'Occidente, dunque aspettami da un momento all'altro a
Roma”.
Questa sintesi storica é stata
concepita quale ricerca a beneficio dei lettori “ strutturati “ e
non
Renzo Debianchi