martedì 22 novembre 2016

Ma cos'é il populismo ? " E' come il colesterolo, c'é quello cattivo e c'é quello buono "

 
Ma cos'è il populismo ?

A beneficio dei lettori voglio fornire alcune nozioni sul populismo, oggi il terrore dei farisei del terzo millennio , invitandoli ad approfondire l'argomento perché importantissimo e che, come le elezioni negli Stati Uniti dimostrano, impatterà sul nostro futuro prossimo.

Sintetizziamo definendo il populismo come un'ideologia che vede nel popolo un modello etico sociale.

Un populista medievale " ante litteram", può essere considerato
 Robin Hood : rubava ai ricchi per dare ai poveri.
Un po' l'opposto dei governi di oggi che rubano ai poveri per dare ai ricchi, non mi  si accusi subito di demagogia.
Comunque, con gli occhi dei disillusi, c'è da credere che quando Robin uccise lo Sceriffo di Nottingham   prendendo il potere, impose al popolino stordito ed affamato, nuove ed ulteriori tasse per la ricostruzione del bosco di Sherwood.

Un comportamento populista per tacitare il popolo esasperato, è quello trattato da Alessandro Manzoni nella sua opera " Storia della colonna Infame " che descrive come si crea la caccia all'untore per narcotizzare il popolo.
In breve: un tale Piazza, dipendente pubblico ed un tale Mora parrucchiere, furono accusati di aver diffuso la peste del 1630 ( quella descritta nei Promessi Sposi ).
Dopo avergli rotto tutte le ossa li intrecciarono attraverso i raggi delle ruote di un carro, prima di porre fine alle loro sofferenze uccidendoli e bruciandoli.
Il magistrato che inflisse così grande sofferenza solo per tranquillizzare il popolo si chiamava Monti ( un cognome che mi ricorda qualcosa)

Rimandando all'opera di René Girard " Il capro espiatorio ", tratteggio con modestia un aspetto da lui descritto.

Il sacrificio del capro espiatorio : un atto od un rito attraverso il quale, nella notte dei tempi come nella società contemporanea, gli individui e le società si liberano dalla colpa e dalle consapevolezza scaricandola violentemente su un outsider, definito anche dalla lunga tradizione dei testi religiosi proprio come " capro espiatorio ", riconciliandosi con gli antagonisti e ripristinando l'unità sociale, apparentemente minacciata in precedenza.
Se pensate alle cronache giudiziarie di questi anni, su cui non intendo avventurarmi, troverete l'evidenza della creazione di " capri espiatori ".


                                    Classifichiamo il populismo

Dal vocabolario della lingua italiana alla voce populismo leggiamo: atteggiamento che mira ad accattivarsi il favore popolare mediante proposte demagogiche di facile presa parlando, si dice oggi, alla pancia del popolo. Questo è il senso dispregiativo del populismo.

Ma c'è il senso positivo della parola populismo su cui i lettori non dovranno mai smettere di riflettere nel futuro.

In termini nobilissimi il populismo è un pensiero che tocca le corde più alte del senso di appartenenza al popolo, non come una classe specifica, non come una condizione professionale, non come una pulsione etica come descrisse Freud ma conseguenza di un comune sentire.
Un'ideologia che vede nel popolo un modello etico e sociale ideale.

Per alleggerire il filo del dialogo con il lettore si può affermare quindi che il populismo ha due aspetti come il colesterolo, quello cattivo e quello buono.

Quello cattivo, come ho già sottolineato, parla alla gente con massime che il popolo può sposare con facilità.
Il populismo cattivo infervora da sempre le folle, ponendo nei comizi delle domande che in analisi transazionale vengono definite chiuse: " volete abbattere i costi della politica? "
Implicano una risposta obbligatoria ed una reazione che tutto è meno che un'espressione di convenienza collettiva ed intelligente prospettiva : " Sii "
Si pensi ai populismi di casa nostra ed ognuno di noi coglierà ampi esempi dal vissuto, così triste, di questi ultimi anni della nostra vita.
Questo populismo " cattivo " è l'incubo ed il terrore dei benpensanti, delle anime belle, dei cortigiani e dei radical-chic.

Vediamo il populismo " buono "

L'aspetto più alto e nobile del populismo ha radici storiche molto lontane ma oggi i temi che lo hanno caratterizzato sono più attuali che mai.
Direi, senza timore di cadere nella retorica, vitali per la democrazia stessa, per la libertà del popolo oggi nuovamente in pericolo.

Attenzione in forza di un consumato copione, a non cadere nel tranello di derubricare gli attentati del passato e del presente alla libertà del popolo come teoria del complotto.

Già nel lontano 1892 William A. Peffer, senatore statunitense, denunciava con chiarezza e lucidità le trame delle lobbies : "..... una vasta cospirazione contro il genere umano organizzata nei due continenti e che sta rapidamente prendendo possesso del mondo.... ".

Il populismo dei grandi ideali di libertà, oggi minacciati, parte dalla guerra d'Indipendenza americana con il Regno Unito.

I leader della rivoluzione americana, John Adam, Thomas Jefferson, i padri fondatori quali Bejamin Franklin si opposero allo strapotere della ex madre patria, soprattutto per la pretesa di imporre il monopolio valutario che impediva alle neonate colonie di battere moneta.

Nel non facile compito di ottenere una sintesi comprensiva a tutti, dirò che il vero motivo della rivoluzione americana contro il Regno Unito fu proprio la soppressione della moneta statale cartacea.

I Padri Fondatori degli Stati Uniti si opposero all'istituzione di una banca centrale, ieri come oggi, di proprietà privata: nell '  articolo 1 sezione 8 viene esplicitamente affermato il diritto del Parlamento americano di battere moneta e di regolarne il valore.

La condanna degli speculatori che dovrebbero essere processati per alto tradimento in qualsiasi nazione operino, unisce i Padri Fondatori del settecento con la situazione dei giorni nostri che in ogni paese ha risollevato la bandiera del populismo.

I temi, ribadisco attualissimi, che contrappongono chi lavora e produce a chi sfrutta e specula, trovano tristemente riscontro storico negli scritti di Jefferson e di Adam( 28 ottobre 1813) dove si evidenzia la decadenza dell'economia reale, basata sulle virtù e sul lavoro, a favore di una oligarchia artificiale basata sulla ricchezza e sulla rovina della libera imprenditoria a favore di quelle che oggi chiamiamo multinazionali.

Contrariamente a come si può pensare, in quel caso, il male non vinse sul bene ed i coloni ebbero la meglio contro i sostenitori della Banca Centrale e riuscirono addirittura ad azzerare il debito pubblico.

Il populismo buono, non è un partito di destra o di sinistra ma una scelta di campo di chi ama la democrazia, la libertà, il popolo e di chi pretende un futuro per i giovani nella loro unicità e dignità di uomini liberi.

Significative le parole pronunciate da Ezra Pound contro le banche che avevano scaricato sul popolo i loro errori:

   " .... col pretesto morale che i debitori possedevano schiavi negri.. Nel  mezzo di quella guerra (1861-1865) il governo fu tradito ed il popolo venduto in mano ai Rothscild, intermediari Sherman, Inklehimer e Vandergould "

Dalle vittorie di Jefferson, Washington ad oggi le oligarchie finanziarie hanno avvelenato il mondo ed oggi ci troviamo dove ci troviamo, all'alba di disordini sociali di cui difficilmente se ne potrà prevedere gli esiti.
Commedianti e opinion makers parlano comunque già da tempo di guerra a bassa intensità.

Si pensi che Lincoln, il presidente degli Stati Uniti assassinato, aveva posto in essere diversi provvedimenti per una guerra vera e propria contro gli speculatori che determinò la sua fine : il sostegno alla necessità di emettere denaro sotto il controllo dello stato e non delle banche.

Anche Kennedy, pochi giorni dopo la data del suo omicidio, avrebbe preso provvedimenti nello stesso senso : chi tocca i fili muore.

Sperando sempre di non essere fulminato anch'io concludo citando l'accorato discorso di W.Jennings Brayan, candidato alla presidenza degli Stati Uniti nel 1896 che mancò per una manciata di voti :

         " .. Dobbiamo decidere da che parte stare, se dalla parte degli oziosi
               detentori di altrettanto oziosi capitali, oppure dalla parte delle
               masse dei lavoratori che pagano le tasse e producono la
               ricchezza del paese-

               Abbiamo due idee di governo : ci sono quelli che credono che se
                si favoriscono i ricchi, la ricchezza traboccherà anche sui meno
                abbienti.

                L'idea dei democratici ( quelli veri...), invece, è che se si governa per
                distribuire la ricchezza alle masse, il loro benessere si diffonderà
                 a tutto il popolo.

                Ci dicono che le grandi città sono favorevoli al tallone aureo;
                 rispondiamo che le grandi città si appoggiano alle nostre vaste e
                 fertili praterie.Bruciate le città e lasciateci le fattorie, e vedrete
                 che le città risorgeranno come per incanto; ma provate a
                 distruggere le fattorie, e tutte le città del paese andranno rapidamente
                  in rovina.

                 Noi abbiamo dietro di noi le masse produttruci della nazione e
                 del mondo, e nel loro nome rifiutiamo di farci schiacciare
                 dal tallone aureo : non calcherete sulla fronte dei lavoratori
                 questa corona di spine.

                 NON CROCIFIGGERETE L'UMANITA' SU UNA CROCE D'ORO



Sperando di aver fornito elementi di riflessione interessanti saluto consegnandovi una frase del grande giornalista Enzo Biagi


               " La democrazia è fragile, e a piantarci sopra troppe
                  bandiere si sgretola. "





mercoledì 9 novembre 2016

IL PASSO CARRAIO

 
Riprendo il tema del lavaggio del cervello e della manipolazione di massa ad opera dei potenti membri dell'oligarchia che comanda il mondo formulando alcuni ragionamenti.

Cercherò di fornire nozioni fruibili a tutti  dosandole a più riprese nel tempo.

Voglio subito con chiarezza, affermare che, dell'utilizzo di questa pratica, dovrebbero indignarsi i cristiani soprattutto ma anche gli appartenenti ad ogni religione.

E' vero infatti che alle persone " manipolate " o addirittura condizionate, viene tolta la possibilità di esercitare il libero arbitrio, concetto teologico secondo il quale ogni persona è libera di scegliere da sé gli scopi del proprio agire, tipicamente perseguiti tramite la volontà.

Quindi la negazione per il singolo della possibilità di una scelta liberamente determinata.

Il concetto è in relazione alla conciliabilità tra onnipotenza e onniscienza con i problemi della grazia, della predestinazione e dell'origine del male.

Rimandiamo per un approfondimento all'opera di S. Agostino, di S.Tommaso, di Lutero e della filosofia scolastica cristiana medievale.

Quindi senza libero arbitrio, anche con una visione laica della questione, non si è liberi di scegliere tra il bene ed il male.

E' evidente che, a non essere liberi di esercitare il pensiero, si subisce un crimine morale oltre che sociale.

Nel mondo esistono diversi posti dove si studia ed applica il lavaggio del cervello, il condizionamento delle masse e l'ingegneria sociale più adatta e conveniente alle
" entità " che nel mondo comandano.

L'elenco di questi luciferini posti non c'è sulle pagine gialle ( lo preciso per le anime candide ) ma se ne conosce l'esistenza e le finalità che non sono umanitarie ma contro ogni e qualsiasi fede religiosa, concetto di giustizia trascendentale, divina  od anche solo etica.

Pare che il centro mondiale che applica le pratiche del lavaggio del cervello di massa e l'ingegneria sociale voluta dalle oligarchie che dominano il mondo, sia a Tavistock in Inghilterra ( ma guarda che caso, la perfida Albione).

Purtroppo appare chiaro, sulla base di tante verosimili teorie e studi esistenti che
 non trovano spazio sui media più importanti,  tutti a vario titolo compartecipi di certe logiche,   che l'obiettivo di tali organizzazioni è quello di cambiare il paradigma della nostra società.

Più la popolazione è ignorante , più vive di reality TV , più è facile farle il lavaggio del cervello, ha pochissime consapevolezze e prevalentemente si basa sulla soddisfazione dei bisogni primari. Boccaccio ribadirebbe: " riempire la pelle, fregare la pelle e vuotare la pelle".

Non è molto difficile per chiunque, in ogni caso, cogliere il dissolvimento pilotato dei nostri modelli sociali, delle nostre certezze, delle nostre appartenenze e del benessere di un tempo.

Le crisi economiche sono volute, non sono causali, la crisi sociale è provocata con criminale determinatezza.

Il popolo la smetta di evocare i politici che, come ho cercato di dimostrare, sono per la gran parte solo interpreti di un copione scritto da altri, quali generici responsabili: sono cambiati in questa legislatura al 75%.

Bene farebbero le Chiese del mondo a non far sempre finta di nulla: i comportamenti descritti sono demoniaci.

E' pur vero che studiando rimani sconcertato nel capire quante volte nella storia il diavolo e l'acqua santa hanno camminato sottobraccio.

E' pur vero che è quasi impossibile trasmettere concetti e dinamiche così distanti dal comune sentire quando alcuni laureati credono che il passo carraio sia un passo di danza di Raffaella Carrà.

Sconforta l'impressione che la platea dei cittadini,  a cui scrivendo si possa usare con convinzione la formula " Egregio Signore" ,sia resa dalle oligarchie dominanti sempre più piccola.

L'etimologia della parola  egregio , deriva dal latino  EX = fuori da-   e  " Grege "
ablativo di   Grex- Gregis = gregge,       letteralmente quindi  " fuori dal gregge "

Attualmente la locuzione si usa per indicare una persona distinta dalla massa, eminente e non posseduta dai condizionamenti.

Speriamo che, proprio i condizionamenti, a cui tutti siamo sottoposti, non arrivino in un futuro non lontano a far iniziare il tradizionale discorso agli Italiani di fine anno
 con : " Cari Armenti ".

In attesa di un prossimo appuntamento vi invito alla lettura del bestseller mondiale
" L'Istituto Tavistock " di Daniel  Estulin

lunedì 5 settembre 2016

Lavaggio del cervello ed il terrorismo fantasmatico

               
................." i boschi sono belli, oscuri e profondi  ma ho promesse da mantenere e molte miglia da percorrere prima di dormire, molte miglia da percorrere prima di dormire "




( ultima quartina modificata della poesia Stopping by Woods on a Snowy  Evering
 di Robert Frost )

        Il mio scopo è, rendendo fruibili alcuni concetti non nazionalpopolari in forma light, aiutare i lettori a costruire ragionamenti ed a formare consapevolezze sulla manipolazione dei cervelli e sulle operazioni di ingegneria sociale poste in essere dalla èlite dell'oligarchia che domina il mondo con un unico comune denominatore : il potere.

      Avvalendosi di scienziati sociali, fondazioni, think tank, politicanti professionisti, opinion makers ed artisti in genere, le èlite del potere mondiale, sembrerebbe, non esitino a trarre vantaggio dal cosiddetto terrorismo fantasmatico  di tragica attualità e che ormai ci accompagna da anni.

    Aprirò questo mio dialogo con voi, citando due famosi film ed esortando chi ancora non avesse provveduto a scendere dal pero che è giunta l'ora.

    TELEFON  film diretto da  Don Siegel del 1977 che, ispirato da un romanzo di Walter Wager, trattò ampiamente le tematiche legate alle tecniche di manipolazione della mente e di lavaggio del cervello.

                                                  La trama in breve

Negli anni cinquanta, in piena guerra fredda ( ma siamo poi sicuri che sia veramente finita ? ) l' Unione Sovietica disseminò negli  Stati Uniti uomini e donne a cui era stato fatto il lavaggio del cervello ed all'occorrenza, da terroristi dormienti sotto copertura, sarebbero potuti essere attivati colpendo obiettivi predeterminati e di importanza strategica.

Ad ognuno di essi era stato affidato un obiettivo segreto da colpire, nel caso gli fosse stato ordinato,   particolarmente importante dal punto di vista economico o militare , sacrificando la propria vita nel sabotaggio.

Non c'era il computer, si usava molto più romanticamente il telefono.

Oggi invece di obiettivi militari, si colpisce la quotidianità , si crea il terrore, la paura di vivere si stratifica con le altre paure esistenziali e viene spettacolarizzata .

La paura unitamente agli orrendi lutti genera il  " contagio "..... che porta le folle ad accettare una riduzione della libertà democratiche ed a non chiedere conto ai governi del loro operato.

Riprendendo la trama del film : la loro vita scorreva nella normalità e " gli agenti " erano pienamente integrati...........................

            Si ricordi, per venire alla realtà dei giorni nostri, che uno dei giovani terroristi al museo del Bardo a Tunisi il 18 marzo 2015, dove morirono 24 persone innocenti e 45 furono i feriti, prima di immolarsi quella mattina, si recò al posto di lavoro e prestò servizio per alcune ore ....??????.....??????

           E' pensabile che un giovane possa mettere in atto un gesto  così orrendo , unitamente al proprio martirio,  se non gli hanno fatto il lavaggio del cervello ?
Altro che radicalizzato.........

         Tornando al senso di TELEFON, l'impulso che se necessario, avrebbe attivato la volontà dei terroristi suicidi a compiere, in quel caso, l'atto criminale, era la recita di alcuni versi di una poesia del poeta statunitense Robert Frost - Stopping by Woods on a Snowy Evering -

                        ".. i boschi sono oscuri, oscuri e profondi, ma ho promesse da mantenere e molte miglia da percorrere prima di dormire, molte miglia da percorrere prima di dormire "



a cui seguiva il nome proprio dell' " agente " da sacrificare : ora si chiamerebbero radicalizzati o integralisti.

                            Per concludere la trama in estrema sintesi : l'elenco degli agenti a cui era stato fatto il lavaggio del cervello, finisce in mano del pazzo di turno il colonnello del KGB   Nikolai  Dalchimsky ( Donald Pleasence ) che attiva i terroristi anche se il contesto internazionale nel frattempo era mutato e gli obiettivi avevano perso la loro importanza.

                          Per fortuna a fermare il disastro ci pensa il maggiore del KGB Grigori Borizov ( Charles Bronson ).


        Il secondo film che parla di manipolazione del cervello a fini terroristici che  voglio citare è :

Và e uccidi

film del 1962 ambientato in piena guerra fredda e tratto dal libro " The Manchuriam Candidate " di Ricard Condom - premio  Oscar nel 1963.

Interessante, molto interessante è sapere che nel 2004 Jonathan Demme diresse l'omonimo remake adattando la sceneggiatura per rendere più attuale il messaggio del film: ai nemici comunisti russi sono state sostituite le corporazioni, oggi diremmo le lobbies.

Nel 1994 questo film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al 66° posto tra i migliori film americani di tutti i tempi.


                                                    Cenni sulla trama

Il sergente Raymond  Shaw, durante la guerra di Corea, dopo essere stato catturato subisce il lavaggio del cervello che lo trasforma in un potenziale assassino.

I suoi compagni d'arme, vengono condizionati a ritenere Shaw un eroe di guerra e grazie ai loro racconti, al ritorno in patria il sergente verrà insignito della medaglia d'oro al valor militare.

Nella mente di Bennett Marco ( Frank Sinatra ) commilitone di Shaw, anch'egli condizionato con il lavaggio del cervello, riaffiorano però strani ricordi e comincia ad indagare su cosa fosse successo durante il periodo di prigionia.

L'obiettivo dei servizi segreti comunisti era di far uccidere da Shaw, ormai eroe nazionale, il candidato alle presidenziali durante una cerimonia.

Il sergente Shaw in un attimo di consapevolezza e lucidità, invece di colpire il futuro presidente degli Stati Uniti, rivolge l'arma contro se stesso uccidendosi ma salvando la democrazia.

Avvicinandomi a concludere questo contributo alla consapevolezza, voglio ricordare che dagli inizi degli studi sul lavaggio del cervello, le tecniche di presa si sono evolute.

Tutte le potenze mondiali studiano ed applicano queste tecniche immorali.

Si sono aggiunte tecniche nuove come la Programmazione Neuro- Linguistica  PNL usata nei discorsi pronunciati da vari leaders mondiali " alla Nazione ", unitamente all'uso dell'ipnosi per convincere ed anestetizzare le folle.

La società ormai, come sosteneva Debord è completamente spettacolarizzata.

La democrazia, quale finzione, viene rappresentata e mantenuta in vita solo con la creazione di nemici comuni e questo sembra essere, purtroppo il ruolo del terrorismo: si crea una funzionale minaccia e si controlla la popolazione attraverso la paura.

Per paura si accetta una riduzione delle libertà individuali, lo ripeto.

L'utilizzo dei computers rende facile strumentalizzare i soggetti deboli, in cerca di un'identità , di un'appartenenza, di una patria, di un futuro.

Tutti coloro che hanno compiuto atti di terrorismo in Francia ed in Belgio, amavano il tipo di vita dei giovani d'oggi : ma quale radicalizzazione in una settimana.

Non c'è più pudore nel raccontarci la cronaca.

Le élite che controllano il mondo creano, istoriano il " nemico pubblico ", generano indignazione con il terrorismo fantasmatico : Osama bin Laden, Gheddafi, Saddam, Isis.

Un terrore fantasmatico è molto più efficace di un terrore totalitario identificabile : ti arrivano gli schiaffi ma non sai da dove e chi te li somministra.

Con la scusa delle " leggi di mercato " si creano le crisi economiche, ogni responsabilità dei governi è elusa : è sempre colpa della globalizzazione............

Le élite che dominano il mondo generano un nemico virtuale che manda i video sul web. Filmati che sembrano realizzati con la regia dei western  all'italiana e incolpano le periferie degradate dell'integralismo montante.

A vedere in televisione i cosiddetti combattenti dell'integralismo sfilare con quelle tute mimetiche " longuette " nuove e stirate, penso a comparse dell'opera madama Butterfly in un teatro di provincia, più che a combattenti.

Una cosa però manca nei video in questione  che ci vengono proposti in televisione, ho riflettuto molto : la tromba del settimo cavalleggeri nordista che in lontananza annuncia l'arrivo della cavalleria, i buoni.

Ma, comunque, chi fornisce gli armamenti ai miliziani nel mondo, oltre alle tute
" longuette" e chi le paga?

Quando ascolterò la televisione dovrò stare più attento perché, l'avranno detto ma mi è sfuggito.

Certo che con il Brent che valeva circa  xxxxxx    e che oggi vale circa xxx qualcosa si inventeranno.....................


                                  " La verità è raramente pura e mai semplice "

                             
                                                  Oscar Wilde










lunedì 18 luglio 2016

Le elezioni : massima espressione della democrazia rappresentativa.....o rappresentazione del " combinato disposto" dei poteri forti imbellettato per l'occasione ?

 
Le Elezioni : massima espressione della democrazia rappresentativa....o rappresentazione del " combinato disposto " dei poteri forti imbellettato per l'occasione ?

alcune riflessioni donate ai lettori  ( spero non mi arrivino fulmini)  , affinché non diventino una massa troppo facile da manovrare, raggiunte alcune consapevolezze su una materia, diciamo,  " poco trattata ".......e non si facciano  dominare dallo stato d'animo che viene loro indotto dai manipolatori occulti, con azioni orchestrate nelle segrete stanze.

Azioni atte a formare " la predisposizione " a compiere ben precise scelte da parte delle folle elettorali.

Opzioni elettorali preconfezionate, come i movimenti, apparentemente aderenti alla volontà di chi, spesso senza sapere cosa fa e cosa dice, cerca " il cambiamento ".

Per interpretare il moto a luogo verso " il cambiamento ", vengono utilizzati stuoli di opinion makers e di abbaiatori prezzolati che applicano , per generare empatia, la tecnica dello specchio riflesso : ti dico ciò che tu vuoi sentirti dire.....nella forma più elementare e ripetitiva.

James Abram Garfield, 20 ° presidente degli Stati Uniti, esponente degli Illuminati ed assassinato dopo soli quattro mesi dalla sua elezione nel 1881, affermò : "nessuna elezione è mai stata veramente libera ".

Oggi più di ieri, le libertà dei cittadini, sudditi inconsapevoli sempre meno felici  in pericoloso movimento alla ricerca del benessere perduto e dei responsabili che hanno minato le sicurezze del passato, identità e spirito d'appartenenza, ha come chiave " di ingranaggio sociale "  l'annuncio.

Un' altra chiave, molto più tragica, di " ingranaggio sociale " è purtroppo il terrorismo fantasmatico.

Vediamo come stato d'animo, comportamenti e suggestioni degli elettori,  formino
 le folle elettorali, così definite dal grande studioso Le Bon , tra i fondatori della
 " Psicologia sociale " già nel 1895.

Gli elettori chiamati ( sino ad oggi e non sempre..),  ad eleggere la classe politica che "tutelerà " lo svolgimento democratico di ogni manifestazione dello stato, costituiscono folle eterogenee.

Tra le caratteristiche e gli " stati d'animo " che si riscontrano negli elettori , sempre ed in ogni tempo a prescindere dalle parti in causa, si evidenziano : scarsa tendenza al ragionamento, mancanza di spirito critico, manifestazioni di convulsa irritabilità e semplicismo.

Le folle elettorali decidono sotto l'influenza del contagio, degli stati d'animo, delle ripetizioni di concetti espressi nella forma più semplice, magari grottesca, delle varie tecniche specifiche messe in atto dai candidati con i loro annunci, subendone il prestigio.

Attenzione non stiamo parlando della riunione condominiale ma di scelte che impattano sulla nostra vita e su quella dei nostri figli !

Anche persone colte o con un ruolo importante nella società, involvono pericolosamente durante le campagne elettorali che precedono le cosiddette consultazioni .

Tutti, lo ribadisco, vengono influenzati nelle loro scelte in base a semplici affermazioni, alle ripetizioni, al prestigio meritato o no dai candidati nel contagio che i diversi stati d'animo determinano.

Ripetiamo che la qualità fondamentale che il candidato deve possedere è il prestigio.

Il prestigio personale può essere sostituito dalla ricchezza, scriveva Le Bon.

Anche Joseph Patrick " Joe" Kennedy, padre del futuro presidente, affermò che per avere successo in politica, servono solo tre cose : denaro, denaro, denaro.

Intelligenza, genialità, moralità, senso etico non sono elementi che portano al successo.

Il prestigio del candidato consente di potersi imporre senza affrontare le questioni nel merito : basta l'annuncio e la ripetizione dei concetti nella forma più semplice, disse Gobbels che di elezioni se ne intendeva.

Il popolino di basso ceto non sceglie mai uno di loro perché manca di prestigio.

Eventualmente il popolino nomina un loro pari solo per contrapporlo al potente nella fugace suggestione di essere per un momento alla pari.

Il candidato per avere successo, oltre al prestigio, deve assecondare l'elettore nella sua smania di soddisfare i bisogni primari, pulsioni e vanità.

L'avversario politico viene schiacciato facendo credere agli elettori con affermazioni, ripetizioni e quindi con il contagio che è il peggiore dei malfattori ed inetti.
Realtà, si afferma, che tutti sanno...( Nixon era uno specialista di questa tecnica )


Il candidato se risponderà con dichiarazioni dello stesso tenore, avrà qualche possibilità di successo. Se userà solo buoni argomenti contrapponendoli alle calunnie, non avrà alcuna possibilità di successo.

I programmi scritti sono sempre generici, qualsiasi programma orale non è mai eccessivo, l'importante è l'annuncio che  ..... Si,..... si farà.....................

Ogni riforma può essere promessa senza pudore : non è forse solo un'aspettativa ?

Le esagerazioni, sul momento, producono un grande effetto sulle folle elettorali con tutti i loro limiti, purtroppo.

L'azione delle parole e degli slogan dei politici di successo sul popolo senza consapevolezze, esercita un grande potere di persuasione.

Espressioni come : mandiamoli a casa loro, Roma ladrona, la ridistribuzione delle ricchezze, il pericolo comunista, riduciamo lo stipendio ai politici, rottamiamo, fanno sempre effetto.Il popolo non è in grado di fare analisi anche solo realistiche sull'immediato, figuriamoci fare proiezioni intellettuali sul futuro.

Il candidato che sa scoprire una formula nuova, sprovvista di senso preciso e quindi adattabile ed ogni aspirazione possiede la chiave per successi non determinati da fatti concreti: la riforma, le riforme, il cambiamento.............................

Penso alla formula " chiu pilu per tutti " di Cetto La Qualunque, candidato sindaco, interpretato da Antonio Albanese come una proposta politica fra le più accettabili del 900.

I comportamenti messi in atto da Cetto, più che una divertente parodia sulle dinamiche elettorali, sembrano un tragico documentario di attualità.

Non bisogna pensare che i comportamenti elettorali descritti, siano caratteristica di una particolare condizione sociale.
Tutte le assemblee anonime, quali sono quelle elettorali, quand'anche composte da letterati,  presentano da sempre le stesse caratteristiche : gli uomini radunati in folla, tendono all'uguaglianza  mentale.

A questo punto è naturale e sconfortante chiedersi come possa formarsi l'opinione di un elettore.

La consapevolezza che cerco di dare è che non ci si può illudere sul grado di libertà di cui si nutre la collettività.

Le folle hanno opinioni indotte ed imposte dai comitati elettorali, mai ragionate e consapevoli.

Le Bon nel 1895 affermava : " le opinioni  ed i voti degli elettori rimangono tra le mani dei comitati elettorali, i cui capi sono quasi sempre imprenditori, molto influenti sugli operai e ai quali fanno credito".

Oggi potremmo dire : siamo nelle mani delle multinazionali, delle banche, dei poteri forti ; siamo schiavi inconsapevoli e moderatamente felici, le nostre catene sono i media.

Cosa sono i comitati elettorali ? Sono la chiave, scrisse Schèrer, delle nostre istituzioni, il meccanismo principale della nostra macchina politica.

Il mondo è governato dai comitati elettorali.

Gli inconvenienti del suffragio universale sono con evidenza molto chiari e non possono essere misconosciuti.

Certo la validità del suffragio universale trasformata in dogma non può nemmeno essere affrontata in quanto potenza invincibile.

Per onestà va detto ( speriamo che me la cavo ) che il dogma della sovranità reale delle folle elettorali è così poco sicuro e di gracile costituzione che c'è da essere preoccupati, oggi più di ieri, come le cronache ci illustrano.









venerdì 8 luglio 2016

consapevolezze, paure e moralità ordinaria

In risposta a  Salvatore  ".... le consapevolezze cambiano la vita........"


E' vero, le consapevolezze cambiano la vita e spesso rendono più difficile dare un senso   al nostro percorso esistenziale,  più si acquisiscono consapevolezze e più  diventa   complicato anche solo  relazionarsi  con gli altri.

Anche le paure cambiano la vita .

Mi propongo di trattare l'argomento delle paure, così presente nel nostro profondo,  in futuro.

Nel ringraziarla per il suo contributo, voglio fare una composta sottolineatura di un aspetto della paura.

Nel blog, cerco di affrontare temi senz'altro non facili.

Pensi che a fronte di un numero importante ed inaspettato di lettori in poche settimane come il sistema evidenzia, ho riscontrato, quale lascito per il mio impegno, solo pochi commenti. Un buon numero di lettori mi ha invece dimostrato stima in privato, quasi riservatamente...........

Penso che la realtà descritta,  dipinga un'altra atavica, antropologica e trasversale paura, oggi più forte che mai, stratificandola con tutte le altre : quella di non esporsi.

Manifestare un apprezzamento o un sentimento di vicinanza ufficialmente ad un uomo
libero, può essere, se non pericoloso almeno fastidioso in un contesto di moralità ordinaria in cui i più consumano l'esistenza.

In sostanza : proni davanti ai potenti, anzi dietro, allineati e coperti.

Certo tale posizione, oltre che senz'altro scomoda, condiziona il proprio sentire al meteorismo del potente di turno.

E' anche del tutto evidente che l'imbarazzante e poco dignitosa posizione, espone il lato B, non presidiato, come una porta senza portiere, all'umore del potente di turno : un alternanza di maggiorenti a fronte di una porta sempre aperta dal conformismo perbenista dei sudditi.



Certo alzando dritta la schiena, almeno ogni tanto, consentirebbe di respirare meglio e di vedere più lontano.

In ogni caso i lettori ed il loro " stato d'animo " mi portano a ritenere di trattare argomenti " fuori dal coro "



 
    " vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più "

   " Sii te stesso, tutto il resto è già stato preso    "

   " La maggior parte delle persone sono altre persone. I loro pensieri sono opinioni di qualcun altro, la loro vita un'imitazione, le loro passioni una citazione "

                                                                           ( Oscar Wilde )







martedì 28 giugno 2016

Partendo dal contributo fornito da Antonio con il suo commento......" il problema è che a scuola le nuove generazioni vengono male informate e con il tempo i giovani si disinteressano..............."

   I manipolatori dello " stato d'animo " delle folle, cominciano proprio dai giovani : vengono indottrinati al ribasso , spesso da maestri crepuscolari, in modo che quando avranno l'età per poter incidere sulla vita della collettività non abbiano consapevolezze.

  Per avere la prova di questa affermazione basta fare il raffronto culturale fra chi ha conseguito il diploma della terza media in tempi ormai lontani e la realtà odierna.

 Si comincia dal linguaggio, il più grande strumento per porsi in relazione con gli altri.

  La nostra lingua, strumento così meraviglioso, viene " negata " ai giovani che quindi si esprimono ormai, purtroppo, usando solo poche centinaia di vocaboli.

  Per essere " à la page " si naviga nelle cosiddette , forse non senza fondamento, praterie del Web come armenti, dove l'espressività di ciascun individuo si riduce spesso ad un unico strumento possibile, ad un  " mi piace".

 L'unicità di ogni essere umano in rapporto agli altri è minacciata.

 Sia chiaro che non intendo criticare i social che sono e devono essere strumenti importantissimi ma non  il fine del rapporto relazionale con gli altri.

Anche i programmi televisivi......insufflati negli ultimi vent'anni, secondo una precisa regia del potere occulto, di bassissimo livello e spesso tendenti al voyeurismo hanno creato tendenze. Tale condizionamento  ha finito , spesso, per contagiare anche le massaie : madri più vicine alla tipologia della " casalinga di Voghera " che agli altissimi modelli di maternità che ci riportano ai misteri della nostra origine.

Per i giovani e per le folle, non è solo una questione di avere un lessico impervio o di violentare i congiuntivi ma di non riuscire più ad avere consapevolezze.......

Una delle grandi differenze tra l'uomo e gli animali sono proprio le consapevolezze.

Prima fra tutte la consapevolezza della morte.

Se non ci fosse la morte che attende la nostra vita e quella dei nostri cari, la dimensione religiosa, quale domanda di vita che accompagna da sempre il cammino dell'uomo non sarebbe mai sorta " Primus timor fecit deos " - è stata la paura della morte a costruire gli dei ( Petronio )

Se non si hanno consapevolezze non si promuove nessuna rivendicazione di nessun genere, tanto nel campo dei diritti umani non negoziabili come in campo economico: si accetta l'idea che chi percepisce pochi euro per il suo duro lavoro e che comunque non avrà futuro, è fortunato rispetto a chi non ha nemmeno quello .

                              Obiettivo raggiunto per i "  manipolatori delle folle "  che
                               solo creando il giusto " stato d'animo " hanno abbassato
                               il costo del lavoro, senza lottare e nel silenzio degli intellettuali.

                               ... già, gli intellettuali, le autorità morali, le autorità politiche,
                               invece di affrontare i problemi che impattano sulla nostra vita
                               parlano sempre della Supercazzola  del conte Lello Mascetti
                                ( Tognazzi )


Accenno che la situazione di sfruttamento delle folle spinta all'inverosimile, come oggi accade, dai soliti attori che ricompaiono sempre, fece nascere i nazionalismi che generarono  " lo stato d'animo " che portò alla guerra. Ah se i giovani avessero avuto più consapevolezze......

Comunque appare evidente  , ricontestualizzando  che,  purtroppo ,  in questi ultimi vent'anni abbiamo forse irrimediabilmente sbagliato, scambiando sempre il falso con il vero.




domenica 12 giugno 2016

L'antipolitica ci toglie ogni prospettiva ( articolo pubblicato dalla Stampa )

Tra narcisi, satrapi e mancanza di autorità morali di riferimento, la nostra vita e quella dei nostri figli viene svuotata di significato e prospettive: appare fin più breve.

Stiamo vivendo un nichilismo intrinseco a tutti i partiti nato dal prevalere in essi di un atteggiamento antipolitico e contrario ad ogni ideale ed alle necessità della collettività.

La massima nullificazione della politica è data dagli esempi di chi, da una parte e dall'altra , violenta l'etica della passione sociale che è l'elemento base del vivere civile, diffondendo una perversione distruttiva.

I trasformismi isterici e spregiudicati di chi dovrebbe rappresentare i comuni interessi, promuovono il venir meno di ogni certezza, l'abbandono di ogni prospettiva, un forte senso di fallimento e smarrimento esistenziale, una vertigine.

Servono comportamenti coerenti e liturgie rassicuranti nel governare. Non è tollerabile l'accettazione da parte dei cittadini di paradigmi di spregiudicatezza diventati comuni e frutto di un lobbismo che è sotto gli occhi di tutti.

Esprimo grandi dubbi sull'attuale governo in cui " ci raccontano", scegliendo per noi, dovremmo riporre la nostra fiducia e le nostre speranze per postulato, " a prescindere" direbbe Totò ed  a dispetto delle evidenze .

La verità è che per fronteggiare l'aggressione degli speculatori, vero e proprio attentato alla nazione ed alla sua residua struttura democraticamente organizzata, servirebbero degli statisti, non vanitosi primi della classe che mal interpretano chi ha la necessità di mettere insieme il pranzo con la cena.

venerdì 3 giugno 2016

 " Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie ma bordello! "


                                                                                             Dante VI Canto Purgatorio


Già ai tempi di Dante l'Italia era un "casino".

Soltanto un pensiero superficiale od interessato a qualche rapido tornaconto può persuadersi che, in fin dei conti, nel nostro Paese, tutto funziona, tanto per l'economia quanto per la politica.

Siamo invece ad un crocevia pericoloso e la politica che ha perso il primato, rischia il naufragio perché le dinamiche di governo della società tendono a costituirsi altrove, muovendo dalle posizioni dominanti dell'economia e della finanza.

L'etica del profitto, concentrato nelle mani di pochi, dal potere finanziario, sovrasta la politica: quella cinica del successo che si avvale della manipolazione attuata attraverso i media  e del benessere consumistico , accettando e promovendo la politica spettacolo.

La politica ha un disperato bisogno di leaders, a periodi alterni vincenti ed incontestabili.

Oggi, pur nell'impellenza di una profonda revisione delle dinamiche del potere politico, non possiamo farci abbacinare dai luccichii di radicali cambiamenti che illuminano solo con la fantasia il futuro, trasfigurando il presente.

Esorto una riflessione: non abbiamo bisogno di professori advisor di poteri finanziari internazionali a cui affidare le sorti del Popolo.
Non abbiamo neppure bisogno di una sorta di capitano Jack Sparrow che si comporta come il Mangiafoco di Pinocchio con i burattini.
Non ci servono al comando incroci tra la regina delle televendite e la mummia di Lenin.

giovedì 26 maggio 2016

contributo alla consapevolezza

La manipolazione delle masse che vincola la nostra libertà è posta in essere sotto la regia occulta di pochissime persone che dominano il mondo e controllano i media.

Il controllo avviene mediante un' élite di opinion makers, i migliori, i più bravi fra cantanti, musicisti, attori, giornalisti, critici d'arte, scrittori ed " interpreti politici" che creano tendenze.

Poiché gli uomini tendono a creare  dualismi, spesso assurdi come quelli che sfociano negli stadi in aberranti e degradanti comportamenti, i manipolatori occulti che governano il mondo creano,  in campo culturale e nella politica degli opposti che sono tali soltanto nell'apparenza.

I manipolatori delle opinioni della gente, incoraggiano tendenze divergenti in apparenza per gli scopi che propugnano e per gli obiettivi che perseguono, arrivando a creare persino pseudo opposizioni per incanalare e gestire un eventuale dissenso.
I partiti ed i movimenti che "calcano le scene"( non uso questa locuzione a caso) della politica ne sono l'esempio.

Quando il popolo sembra aver  più consapevolezza, viene subito "distratto" con specifici eventi.

Per non capire ciò che accade a danno della libertà del genere umano, servono cervelli destrutturati, distratti, privi di consapevolezze e che, importantissimo, si sentano liberi : liberi di nuotare in una boccia di vetro.

martedì 24 maggio 2016

Primo pensiero



Lo stato D'animo cos'è?
L'esoterista René Guénon, fra i più grandi pensatori del 900, studioso delle tradizioni spirituali dell'umanità, definiva il clima pensato e costriuito dai fabbricatori di opinioni e manipolatori occulti delle masse come état d'esprit: lo stato d'animo.
 
 
 







 

venerdì 13 maggio 2016

" il parere della maggioranza non può essere che l'espressione dell'incompetenza , sia che derivi dalla mancanza di intelligenza o dall'ignoranza pura e semplice; e a questo proposito si potrebbero far intervenire certe osservazioni di " psicologia collettiva", ricordando in particolare il fatto assai conosciuto che in una folla, l'insieme delle reazioni mentali che si producono fra gli individui che la compongono, sfocia nella formazione di una sorta di risultante  che non è neanche a livello della media, ma a livello degli elementi più bassi. ( da Crisi del mondo moderno) "
                                                                                               René Guènon